In questi anni ho cercato non solo di studiare gli aspetti più esteriori delle arti marziali ma ho approfondito quella che potremmo definire la “saggezza marziale” e tutto il pensiero esoterico ad essa connesso.
Se pratichi con intelligenza le arti marziali, infatti, ti accorgi che l’aspetto mentale e l’attitudine sono ben più importanti della pratica fisica. Non che questa non serva, è chiaro, ma ora posso affermare che la dimensione autenticamente Guerriera è molto ma molto più vasta di quella prettamente fisica.
Posso affermare di aver scoperto un mondo ricco di spunti per vivere una vita più piena, intensa e felice.
Ho deciso di creare dei percorsi nei quali fornire ai partecipati spunti di riflessione e tecniche operative volte a migliorare la propria esistenza, sfruttando le conoscenze acquisite che mi hanno cambiato la vita trasformandola in un’esperienza più ricca e soddisfacente.
I Warrior Mind Programs sono dei percorsi finalizzati a formare persone di “valore”, il più possibile padrone della propria vita. All’interno di ogni essere umano esistono potenti risorse; pochi ne sono consapevoli e solo alcuni le utilizzano pienamente. L’idea dei corsi è insegnarvi ad estrapolare queste risorse e utilizzarle a vostro vantaggio per diventare persone straordinarie.
La maggior parte degli individui non prova neanche a prendere le redini della propria esistenza, la maggior parte delle persone sopravvive alla propria vita, …diciamo “tirando avanti”. I più si lasciano vivere.
L’atteggiamento maggioritario è quello di vivere “addormentati”. Non si curano di nulla se non dell’essenziale per una vita minimamente agiata: ho un tetto sopra la testa? Ho i soldi per andare in pizzeria questo fine settimana? Per andare al cinema?
Non mi riferisco a chi legge: ovviamente se state leggendo avete compreso la necessità di svegliarvi, anzi siete già svegli e desiderate conquistare una vita il più possibile organizzata e non subita.
Questa è la Via del Guerriero.
In che modo le arti marziali possono esserci utili in questo percorso? Le tradizioni guerriere antiche hanno sviluppato filosofie importanti affinchè l’individuo possa diventare padrone di sé, della sua realtà e dei risultati che ottiene nella vita.
Tradizionalmente (mi riferisco alla storia della maggior parte delle civiltà antiche divise in caste) esistevano due caste con filosofia di vita quasi contrapposta: quella dei sacerdoti e quella dei GUERRIERI.
Il sacerdote come imposta in linea teoretica la sua esistenza? Senza stare a giudicare se è giusto o sbagliato, il sacerdote prega un intervento divino e semplicemente accetta quanto succede.
La via Guerriera è molto differente.
Perché secondo voi?
Perché il Guerriero vuole conquistare. La via Guerriera si connota per un elemento essenziale: L’AZIONE.
La parola azione non comprende solo un intervento nel mondo esteriore ma si riferisce ad un atteggiamento attivo che comprende anche il lavoro sottile sulle energie del mondo e sulle proprie risorse mentali.
Il sacerdote prega per ottenere.
Il Guerriero prega ma ha ben chiaro il proverbio popolare “aiutati che il ciel ti aiuta!”.
La sua filosofia è quindi quella della strategia.
Cosa faremo noi in questi percorsi?
Partiremo da alcuni spunti di riflessione presenti in scritti e cronache guerriere per approfondire la filosofia marziale ed applicarla ad ogni contesto della vita odierna.
Un guerriero, uno di quelli veri, un grande guerriero era solitamente un esperto di strategia. La strategia implica un obiettivo da raggiungere.
Oggi nessuno di noi deve andare in guerra (ben pochi ci vanno) ma è certo che la strategia ha come obiettivo vincere. Da vincere c’è una contesa ma vincere vuole dire anche ottenere un risultato.
Si dice anche nel linguaggio comune e così si intende comunemente nella vita: “Questo è un vincente, quello è un perdente”.
Cosa fa di una persona un vincente nella vita, nel lavoro, o a scuola? Un dato chiaro: il raggiungimento di un obiettivo.
Bene, la maggior parte della gente non ha neanche un obiettivo su cui profondere energie, figuriamoci se lo raggiunge. Ovunque sono pubblicati studi che dimostrano come le persone vincenti si prendono l’onere di scrivere i loro obiettivi. La maggior parte della gente sopravvive alla propria vita. Se state leggendo qui significa che state cercate qualcosa di diverso, di più appagante e quindi capite di cosa parlo.
Come si scelgono gli obiettivi? Come devono essere formulati? Quali solo le strategie che si devono applicare?
Cos’è il potere del focus mentale? Come posso sfruttarlo?
Il raggiungimento di un obiettivo non si basa anche sulle motivazioni che mi spingono ad ottenerlo? Come si fa ad auto-motivarsi e a motivare?
Come si valuta un obiettivo?
Ne ho uno o vivo a caso aspettando che le cose succedano? Ricordatevi che non esiste vento buono per una barca che non sa dove andare.
Qual è il mio obiettivo primario in ogni settore della vita?
Come lo raggiungo?
I guerrieri dell’antichità hanno creato veri e propri trattati di strategia che, seppur inerenti alle imprese militari, possono essere ben utilizzati in un contesto lavorativo o comunque in altri settori della vita.
A questo aspetto è collegata l’arte di decidere: decidere bene, decidere in fretta, decidere e non attendere. Chi meglio degli antichi guerrieri può insegnare questo aspetto fondamentale dell’esistere? Decidere bene può far vivere o morire su un campo di battaglia. Ricordatevi che le idee migliori sono frutto di necessità urgente ed importante.
L’antico guerriero doveva costruire una forte interiorità per vivere. I giovani a Sparta venivano lasciati al buio e al freddo perché dentro di loro dovevano trovare la forza per liberarsi dalle paure innate ataviche e divenire persone interiormente salde che nessuna emozione negativa poteva scalfire. Ciò non significa negazione delle proprie ombre ma trasmutazione delle energie luciferine in potenza.
Il guerriero doveva avere il controllo delle emozioni.
Proprio chi è sempre vicino alla morte si rende conto di quanto sia preziosa la vita. Solo chi vive in condizioni in cui atti di volontà fanno la differenza tra vedersi annientati e sopravvivere ha una vera percezione del coraggio.
Quando avere la mente lucida può fare la differenza tra vivere e morire ecco che allora il controllo delle proprie emozioni diventa fondamentale. Chi si arrabbia non può combattere bene, diventerà legnoso come l’elemento collegato al fegato nella filosofia e medicina cinese. Chi ha paura non può vincere e salvarsi.
Chi è accidioso sarà ucciso perché non si allena.
Chi combatte con ira compie gesti rigidi ed è troppo veemente. Nella vita “ordinaria” capita la stessa cosa. Chi non ha il controllo dei propri stati d’animo non riuscirà mai a essere padrone della propria esistenza.
Un buon guerriero doveva essere in grado di esercitare leadership, di motivare le persone e quindi avere ottimi rapporti con gli altri. Le altre persone si battono per te quando tu sai condurle. I grandi condottieri erano in prima linea a combattere e coinvolgevano i loro sottoposti nella realizzazione dell’obiettivo.
Il vero guerriero conosceva approfonditamente la “natura”, concetto inteso in modo tradizionale e non moderno. Vale a dire conosceva il mondo che lo circondava, le sue leggi, le regole che sovraintendono il visibile e l’invisibile.
Una volta un Ninja in un corso frequentato da ragazzo mi disse che il jonin capo Ninja ( i ninja, come tutti i guerrieri, erano organizzati in livelli alla stregua di oggi nella gerarchia militare) non subiva il mondo, lo creava.
Il guerriero di livello era in grado di creare la sua realtà e non ne era succube.
Si trattava di sciamani veri e propri, in grado di connettersi con potenze superiori.
Ma l’aspetto sciamanico collega il templarismo, i monaci (anche se non è giusto chiamarli così) dei ribat, i monaci guerrieri cinesi, i samurai, i ninja, i guerrieri nativi d’America.
Per raggiungere questi obiettivi che mi propongo non devo forse nella maggior parte dei casi confrontarmi o interagire con altri miei simili?
E non dovrò allora essere in grado di influenzarli? Certo che si. Allora dovrò imparare l’arte del magnetismo personale e della leadership. Ma non dovrò anche saper parlare e comunicare in modo efficiente? Saper comunicare bene (parlare ma anche gestire la postura) può incrementare il nostro successo a dismisura.
Quali sono gli indicatori che denotano magnetismo, forza, presenza scenica? Come si sviluppano?
Come si fa ad apparire sempre sicuri di sé? E’ un’ arte che si può imparare?
Ma i percorsi ha ancora più ampio respiro.
Per essere magnetico devo avere un’alta autostima.
Con un’eccellente autostima io sono più capace di decidere e ho la forza di agire.
Non mi muovo più per inerzia perchè sono io che scelgo e sono artefice della mia esistenza e non succube di un destino affidato ai capricci degli dei.
Quando ho conquistato consapevolezza di potenza come individuo ecco che allora potrò ottenere una delle più grandi capacità che un uomo o donna può avere: il coraggio di pensare autonomamente agendo senza vincoli eteroindotti … e si perché chi si cura troppo dei giudizi altrui e non agisce, è una persona che non vince: chi segue gli altri non arriva mai primo!
Faremo un lungo percorso di esercizi sulla crescita dell’autostima ma lavoreremo anche sul fronte del modelling e degli archetipi.
L’Archetipo è un modello da imitare che ti permette attraverso dei processi mentali, di ottenere un risultato: dalla santità a capacità inaudite nel combattimento (pensate ai guerrieri lupo od orso della tradizione antica del nord Europa).
Negli ultimi anni mi sono anche occupato di altri studi relativi all’aspetto marziale che possono avere potenti miglioramenti nella vita di tutti.
Per raggiungere risultati, per avere magnetismo personale bisogna avere energia!
Esistono tecniche che possono incrementare la nostra energia? Che possono farci sempre rimanere in salute e prevenire i problemi personali?
Si esistono.
Mi sono imbattuto nello yoga e nel Qi gong nonché in molte tecniche olistiche di guarigione per lenire le pene del corpo e quelle della mente, per es. le tecniche di respirazione e meditazione guidate.
Vi spiegherò il meglio delle tecniche in cui mi sono imbattuto in questi anni di studio (alimentazione, automassaggio, feng shui ecc).
Ma il Guerriero antico era spesso anche un abile conoscitore del suo corpo.
Si sa: i grandi maestri di arti marziali erano curatori provetti di sè stessi e degli altri. Il controllo della fisiologia è sempre stato un vero imprinting culturale di casta guerriera: dai guerrieri indiani con lo Yoga, ai cinesi con il Qi Gong.
Ma tutto ciò sarebbe ben poco senza un profondo lavoro sulle proprie emozioni.
La maggior parte delle persone non conosce il significato profondo delle proprie emozioni. Chimica o profondo collegamento con il nostro spirito o energia della fonte?
Tratterò di come funziona la mente conscia ed inconscia e di come possiamo porre rimedio alle nostri convinzioni autosabotanti.
Parleremo del potere della gratitudine.
Affronteremo il tema della creazione intenzionale della realtà da parte dell’individuo. Parleremo quindi di fisica quantistica e di legge di attrazione. Discuteremo del potere della visualizzazione e immaginazione creativa; del potere delle affermazioni e della riprogrammazione dell’inconscio.
 Per fare un viaggio è necessario procedere con gradualità e continuità in modo da dare la possibilità di lavorare su di sé. Il corso durerà mesi e sarà costituito da molti moduli. Per creare abitudini radicate e potenzianti è necessario del tempo.
Ci saranno parti teoriche ma anche esercitazioni pratiche.
Vi propongo, in sostanza, una serie di percorsi che da semplici individui vi trasformeranno in persone felici e di successo; questo corso è la vostra Valchiria che vi permetterà di ascendere ad una soddisfazione ora solo impensabile!!!